
Termocoppie Vs PT100
La scelta del sensore di temperatura
Una delle domande che più spesso ci vengono rivolte dai nostri clienti, è quale tipologia di sensore di temperatura usare nel loro processo.
Possiamo affermare che, la prima cosa che distingue le due tipologie di sonde è ovviamente il range di temperatura; che vede le PT100 primeggiare su range che spaziano tra i -50°C e i 250°C, e le termocoppie usate soprattutto sulle alte e le altissime temperature.
Analizzando la tipologia di sonda ottimale però, bisogna fare una riflessione in base a numerose caratteristiche che separano le prime dalle seconde.
In genere si tende a sottolineare il grado di precisione che possono offrire le PT100, sia nell’immediato che dopo periodi di tempo abbastanza lunghi, una notevole stabilità e un segnale d’uscita lineare e praticamente esente da disturbi esterni. Tutte queste caratteristiche, la rendono indispensabile in quei settori dove, la precisione della lettura è di fondamentale importanza così come l’affidabilità nel tempo. Per questo la troviamo di uso comune nei settori relativi all’industria farmaceutica o nei processi dell’industria alimentare.
Di contro, questo tipo di sonde ha una bassa resistenza meccanica che ne potrebbe pregiudicare il corretto funzionamento in caso di vibrazioni o per quanto riguarda processi con parti in movimento con notevole sollecitazioni.
Per quanto riguarda le termocoppie, trovano il loro impiego principale sulla misurazione di temperature fino a 1800°C ma senza tralasciare il campo della criogenia, dove a primeggiare sono le termocoppie di tipo “T”.
Questo tipo di sensori ha come caratteristica principale quella della velocità di lettura, dovuta anche alla sua struttura fisica che ci permette di avere sonde con diametri nell’ordine di alcuni decimi di millimetro. Anche la loro resistenza meccanica è abbastanza elevata e garantisce un uso anche in quei settori dove vi è una notevole sollecitazione dinamica del processo.
Il loro limite fondamentale è quello di una precisione inferiore rispetto alle PT100 e ad una affidabilità minore nel tempo. Inoltre, per quanto riguarda le termocoppie, essendo il loro valore di uscita in mV, è suscettibile di interferenze elettromagnetiche soprattutto se il cablaggio non viene eseguito con cavo opportunamente schermato.
In ultimo, possiamo fare un’analisi dei costi che vede si, il prezzo delle PT100 superiore a quello delle termocoppie, ma, sull’intero impianto, bisognerebbe considerare anche il costo del cablaggio, che, mentre nelle prime può essere fatto con normale filo in rame, nelle termocoppie deve essere necessariamente effettuato con cavo compensato dello stesso tipo della sonda.
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- Posted by Giuliano
- On Luglio 30, 2018
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